Manifesto

4/15/2013

#Italy #NO-RIGASSIFICATORE #OFFSHORE #NO-LNG-TERMINAL Update SOON !



#Italy #NO-RIGASSIFICATORE #OFFSHORE #NO-LNG-TERMINAL



PRESS ITA


OperationGreenRights prende posizione contro i progetti per la realizzazione di impianti di rigassificazione del GNL e condanna fermamente questi scempi i quali vantaggi sono praticamente nulli sul piano economico e ambientale, mentre arricchiscono le tasche di multinazionali e profittatori.
In nome del progresso e di una falsa green economy, si tende a scegliere soluzioni che indietreggiano anni luce rispetto all'obiettivo che qualunque artefatto ambientale dovrebbe porsi: il basso impatto inquinante e la maggiore sostenibilità possibile.
   
In generale, le conseguenze nefaste del rigassificatore sono molteplici, legate alla sicurezza, alla salute e alla tutela del paesaggio:
    
    
  • Sviluppo della cosiddetta oligotrofia del sistema prelagico, dunque  un decremento della produttività marina 

  • Annientamenteo di tutte le forme di vita che transitano nell'impianto a causa della combinazione di cloro, utilizzato per mantenere le tubature di rilascio idrico libere da incrostazioni di microorganismi, e choc termico. Va inoltre fatto presente che l'utilizzo del cloro antifouling è stato messo in discussione in aree degradate (come quelle portuali), e che il rilascio in mare di composti aloidrogenati (compresi quelli a base di cloro) è vietato dal Protocollo dumping della Convenzione di Barcellona

  • Generazione di sostanze tossiche rilasciate in seguito all'ossidazione dei minerali cosiddetti nutrienti (1978)

  • Emissione di sostanze altamente inquinanti nell'atmosfera (compreso il cloro libero residuo)

  • Distruzione di plancton e larve con conseguente selezione operata a vantaggio di specie batteriche resistenti

  • Pericolosità e mancanza di test sufficienti atti a garantire una certa sicurezza. Si potrebbero citare gli incidenti di Cleveland (1944) e Skikda (2004). Ad aver avuto scarsità di collaudo sono soprattutto gli impianti offshore.

  • Danneggiamento paesaggistico: i serbatoi di contenimento hanno un'altezza media pari a quella di un grattacielo di 17 piani.

  • Forte rischio economico: i costi di costruzione sono esosi, fino a 500 milioni di euro. Gran parte delle spese relative al progetto di rigassificazione è sostenuto dallo Stato il quale è intervenuto per la copertura di gran parte della spesa. Con la delibera 178/2005 (finalizzata ad aiutare la competizione), lo Stato ha incentivato la costruzione degli impianti di rigassificazione azzzerando il rischio di impresa per le società che vogliono investire in tale ambito. In caso di mancato utilizzo dell'impianto, ad esempio per mancanza di GNL da acquistare sul mercato, o per eccesso di domanda, i gestori godrebbero comunque di un introito minimo: lo Stato interverrebbe prelevndo i fondi dalle bollette degli utenti.

Nello specifico, è possibile citare le gravi conseguenze ambientali derivanti dal rigassificatore di Porto Viro (entrato in funzione nel 2009) manifestatisi a partire dal 2010 (dunque ad un solo anno di distanza): notevoli banchi di schiuma prodotte dall'impianto giungevano fino a terra. Studi scientifici hanno dimostrato che la formazione di schiuma ha una relazione con il rilascio di materiale intracellulare dei microorganismi presenti nell'ecosistema marino, sottoposti a ogni tipo di shock (termico e meccanico) durante il processo di rigassificazione, anche se chi tenta di tutelare gli interessi dei gestori sostiene che la schiuma derivi solo dall'azione meccanica.

Così, con l'accordo del governo e delle autorità nonchè dei comuni interessati, cioè Comune San Ferdinando, Comune Rosarno e Comune Gioia Tauro, della provincia e dall'autorità portuale di Gioia Tauro e della regione Calabria, è stato dato il via libera alla costruzione di un rigassificatore della società.....

Nella riunione della commissione bilancio del Consiglio regionale calabrese,in data 4 Aprile/2013 esponenti politici di varia natura sono stati pronti a farsi rassicurare, in merito alle ricadute ambientali, dal signor de Peio rapresentante della ditta costruttrice. 
Ciò è più che comprensibile considerando che il motivo principale per cui i signori governanti si sono riurniti è trattare al rialzo sui 10 milioni di euro che i padroni del gas verseranno loro in quanto rappresentanti di regione e provincia a titolo di risarcimento per i lavori.

I rappresentanti di Cisl, Uil, Ugl e Cgil presenti all'incontro nonostante alcune critiche,si sono detti favorevoli all'insediamento.
Siamo stanchi di vederci rappresentati.Una volta di più i governanti di ogni colore inseguono affari miliardari lucrando sulla salute degli esseri umani e devastando la natura.

Chi ripagherà l'umanità per la distruzione del corallo nero endemico dei mari gioiesi? 
Chi potrà impedire gli effetti cancerogeni delle aereosol che i vostri impianti provocheranno? 
Chi eviterà che le schiume immonde effetto collaterale delle vostre attività avvelenino le acque? Ovviamente la risposta a queste tre domande retoriche è:"nessuno".

Tutto ciò è ancora più indegno e stupido pensando che, usando tecnologie molto più semplici e molto meno inquinanti, è oggi possibile produrre ingenti quantità di metano riciclando i liquami fognari e gli stralci di potatura tramite appositi batteri. I brevetti esistono, ma i nostri rappresentanti politici preferiscono maneggiare affari milionari ed avvelenare il prossimo con gas che spesso proviene da aree del mondo dove spesso è stato estratto a prezzo di guerre e devastazioni ambientali. 

Amministratori, politici di ogni colore e sorta, la vostra sfacciata ipocrisia e la vostra venalità ci disgusta e oltraggia. Non possiamo tollerare che in nome dell'arricchimento sfrenato di poche persone venga sacrificata la natura, che è un bene primario e patrimonio di tutti. 

Volete sottrarci la natura ma non potete ingannare le nostre coscienze.

Perciò, lotteremo, col fine di rendere più trasparenti le attività di istituzioni e industrie coinvolte, affinchè ognuno possa essere informato al meglio ed esprimere efficacemente il suo inalienabile diritto di protesta.

WE ARE ANONYMOUS
WE ARE LEGION 
WE do NOT FORGIVE
WE do NOT FORGET
Expect us


DDOS TARGET :
www.minambiente.it& www.enel.it Black Out !down
1 hour from 12.00 GMT +1
( la protesta continuerà #DDOS #Italy #OperationGreenRights )

www.portodigioiatauro.it
DOWN right NOW 
portodigioiatauro.it leaks DB 
https://anonfiles.com/file/8460343187f3232ff5f2bac5e4edfbd2 
(password, usename & db infos ) UPDATE SOON! 

WE ARE ANONYMOUS
WE ARE LEGION 
WE do NOT FORGIVE
WE do NOT FORGET
Expect us

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